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martedì 19 marzo 2013
martedì 12 marzo 2013
Violenza e mobbing - C’è Informadonna
Articolo uscito il 10 febbraio 2013 nel 'Il Gazzettino'
Casarsa, uno sportello di riferimento mirato anche alle politiche di sostegno alla famiglia.
Casarsa, uno sportello di riferimento mirato anche alle politiche di sostegno alla famiglia.
«L'amministrazione
comunale di Casarsa ritiene che le politiche di parità riducano i costi sociali
ed economici, e siano un effettivo incentivo allo sviluppo locale. La
promozione e la diffusione delle pari opportunità è ritenuto compito primario dell'ente
locale, che si attiva tanto nei confronti di altri enti pubblici, quanto in
quelli di soggetti privati». Esordisce così il consigliere comunale Ingrid Culos
nell'annunciare che sono state potenziate le attività dello Sportello
Informadonna, parte di un'iniziativa
progettuale finanziata nel 2012 dalla Regione.
Il progetto si
chiama "Donne insieme" e ha come obiettivo l'integrazione delle donne
di nuova immigrazione e italiane attraverso la promozione di luoghi di scambio
e di aggregazione. Oltre ad una serie di
laboratori per donne straniere (in collaborazione con i comuni di Arzene e San Martino e con
l'associazione Solidarmondo Aganis), il progetto prevede la presenza di uno
sportello (aperto tutti i mercoledì a PalazzoDe Lorenzi-Brinis, dalle 16 alle
18) le cui azioni saranno realizzate in
collaborazione con la cooperativa sociale Fai di Pordenone.
«Attraverso la
collaborazione con il servizio sociale del Comune e dalla lettura dei risultati
dei laboratori con donne straniere e italiane - racconta Culos -, abbiamo individuato
i seguenti obiettivi: da un lato fornire un sostegno specifico e mirato alle
donne in generale (si tratta di attività di sostegno, non solo nella ricerca di
lavoro, ma anche su questioni legate a mobbing e violenza oltre
che informazioni su misure di sostegno alla famiglia attive sul territorio);
dall'altro lato lo
sportello si offre di diventare luogo di riferimento per le politiche di
sostegno alla donna e alla famiglia attraverso informazione e scambio con le realtà
locali (associazioni, cooperative, organizzazioni di famigliari) per leggere
approfonditamente i bisogni del territorio e per offrire sempre nuove
opportunità con futuri progetti».
Infine, grazie
al sostegno di Chiara Cristini, consigliera di parità della Provincia, sarà
possibile creare una rete
ampia a sostegno di questa iniziativa che vedrà proporre come firmatari anche
comuni limitrofi e associazioni locali. La consigliera ha inoltre proposto di
trasmettere questo modello anche ad altri enti locali.
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